HomeTempo liberoAbbiamo provato l'arena VR più avanzata d'Italia è NOCNTRL (Monza)

Abbiamo provato l’arena VR più avanzata d’Italia è NOCNTRL (Monza)

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Abbiamo provato l’arena VR più avanzata d’Italia è NOCNTRL (Monza)

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Tutto è iniziato qualche mese fa con la seguente pubblicità su Instagram:

Ho resistito qualche settimana, affaccendato come sempre, prima di riuscire ad organizzare con gli amici questa esperienza, nonostante gliela avessi proposta sin da subito.

Però, sai.

Di cose belle da fare ne è pieno il mondo. Ma anche semplicemente lasciando stare il mondo e pensando alla Brianza. Pieno. Eppure quante volte riesci a organizzarti con amici per fare? Personalmente molto poco.

Dunque, dicevo… ah si! il 30 dicembre, con qualche giorno di anticipo io e altri sette amichetti decidiamo di andare a quella che si presentava come arena VR più avanzata d’Italia: la NOCNTRL VR Arena di Brugherio (Monza!).

Una promessa forte da mantenere

In due macchine, partendo chi da Cosio (SO), chi da Monza e chi da Lecco, eravamo molto carichi. Avevamo davvero alte aspettative per questa esperienza.

Su Google si leggevano solo recensioni a 5 stelle e dai video non si riusciva a capire molto di come sarebbe stata l’esperienza.

Metà di noi avevamo già provato giochi in VR (dall’amico che ha il visore, chi non ne ha uno?) quindi avevamo già un punto di riferimento, ma eravamo molto esaltati dal fatto che vi fosse la possibilità di muoversi.

Ma come mai definirsi l’arena VR più avanza d’Italia? Questa cosa non la abbiamo ancora capita chiaramente, ma ipotizziamo per le tecnologie impiegate.

La calda accoglienza

Parcheggiamo in questa strada scarsamente illuminata, in una zona industriale di Brugherio. Non ci dice molto, ma avevamo già visto e immaginato non fosse in centro a Parco Sempione.

Da un piccolo capannone bianco si spalanca una porta dalla quale intravediamo i nostri amichetti e un ragazzo che ci invita col sorriso ad accomodarci.

Nell’atrio, non molto grande, si trovano un divano rosso e delle sedie, nonché un monitor bello ciccio. L’ambiente è ristrutturato a nuovo da molto poco. Non mancano ornamenti che richiamano al VR come un mitico fucile d’assalto, usato anche nella spiegazione delle istruzioni, che comincia in breve dopo qualche convenevole.

Ci vengono presentate tre esperienze: due PvE (zombie e alieni) e una PvP (in stile CoD).

Ma se sparo per esempio a Lui, posso ucciderlo?

La mia prima domanda, fondamentale, mentre indicavo il capro espiatorio del gruppo

Si. Il fuoco amico c’è sempre in tutte le esperienze

Il CEO di NoCNTRL, con un sorrisino malizioso

L’esperienza contro gli zombie era più basic, ma non per questo meno divertente, anzi! Consigliata a chi iniziava proprio da zero e voleva il massimo della esperienza VR. La seconda esperienza invece ci vedeva in veste di fighissimi androidi (in stile Chappie) in cui dovevamo collaborare e usare un pelo di più la testa per risolvere alcune quests , uccidendo schifosi alieni in perfetto stile DOOM.

La terza esperienza si spiga da sé.

Il limite massimo, per qualunque prova, era di 30 minuti e di 6 persone. Essendo in 8 ci siamo divisi in due: la prima squadra da 4 avrebbe affrontato gli zombie, l’altra gli alieni.

L’arena NoCNTRL e la tecnologia VR impiegata

Iniziamo a venire al succo della esperienza.

Dalla saletta ci siamo spostati in uno spazio retrostante, molto più ampio (saranno stati 60-80 metri quadri), suddiviso in diverse aree:

  1. lo spazio dei giocatori (circa 7 metri per 5), in cui camminavano e combattevano gli amici fritz
  2. uno spazio per gli amici guardoni, con divano, sedie, caramelle, un tavolino e dell’acqua, nonché un televisore (un po’ più piccolino, purtroppo)
  3. uno spazio per la vestizione dell’attrezzature
  4. una postazione del Game Master (occupata da un altro abile ragazzo che aveva il compito di facilitarci l’esperienza, orientandoci nel gioco e …dandoci qualche aiutino quando ci impantanavamo)

Ci sono voluti un 10-15 minuti prima di avviare il tutto. Tra vestizione, controllo dell’attrezzatura e check da parte di tutti quanti. Ma in cosa consiste l’arena e l’attrezzature?

Beh, l’arena è una colata di cemento rettangolare, delimitata dai muri e, a terra, da del nastro. Questo è uno spazio fisico a cui ne corrisponde uno virtuale in gioco, grazie ai diversi sensori posti ben in alto, rivolti verso i giocatori.

Per quanto riguarda l’attrezzatura (la cui specifiche non ci sono state rilevate), crediamo che ogni giocatore fosse dotato di:

La stanza virtuale, a parte rari momenti, corrisponde esattamente a quella reale solo nella seconda esperienza (con gli alieni). Nelle altre due occasioni, invece, c’è un espediente per poter permettere alle persone di muoversi senza confini.

Quando si sta giungendo in prossimità del limite, nel gioco virtuale vengono mostrate barriere e si può avanzare ulteriormente schiacciando un pulsante (che fa ruotare la visuale di 180 gradi) e ruotando fisicamente di 180 gradi. Macchinoso, ma funzionale.

Unica pecca: le persone fisicamente a fianco a te, nel mondo reale, potrebbero anche esser molto lontane in gioco. Quindi ecco che nel virtuale, quando ci muoviamo fisicamente troppo vicino a un amico, rischiando la collisione fisica, delle sagome bianche compaiono in gioco e ci segnalano la reale posizione dei compagni.

Disturbante? Per alcuni un pochino!

Allineamento iniziale, dopo aver indossato tutto.

Cosa ne penso della Arena NOCNTRL di Brugherio

Non spoilero nulla, lo giuro sul canguro.

L’esperienza ci è piaciuta molto, anche se – per onestà – forse avevamo delle aspettative troppo alte. Globalmente ci sentiremmo di dare un 8 su 10 e per questo la raccomando, soprattutto a chi è VR-vergine. Con amici, tra colleghi, per compleanni o altre occasioni.

Cominciamo con i lati negativi. Alcune cose potrebbero forse esser maggiormente curate, con immediato beneficio forse, mentre per altre purtroppo ci sono limiti intrinsechi nel VR.

In generale, complice anche però la nostra esaltazione e il generale gruppo da 8 persone, facevamo molta fatica a percepire le nostre voci e quello che dicevano gli altri membri della squadra. Eravamo poco isolati dall’ambiente circostante e le voci venivano sommersi dai suoni (sia del gioco che dall’esterno). Migliorabile e inficiante di non poco l’esperienza in veste da androidi. Migliorabile con altre cuffie o un migliore mixaggio?

Altro tasto dolente è il feedback del fucile, sia audio che aptico. Continua a esserci anche se le munizioni sono finite. Questo, nella confusione generale, ti farà sparare a vuoto. Bello? Sicuramente ilare! Un po’ frustrante.

Così come il mirino sul fucile, spostato per necessità di non ostacolare la mira col visore, ma effettivamente rende contro intuitivo l’intero processo.

Degli amici che hanno fatto l’esperienza zombie, invece lamentavano a volte un fastidio dato dalle sagome bianche, le quali ledevano l’immersività del gioco. Risolvibile? Noi, nella nostra piccola esperienza ci chiediamo come sarebbe con pedane come la Omnia One.

I giochi un VR sono l’ultimo scoglio che manca a questa tecnologia per esplodere veramente. Sono pochi infatti i titoli nativi in tripla A che offrono supporto completo al gioco. Il risultato? Esperienze demo della durata massima di 30 minuti. Forse un po’ poco, ma sufficienti a farti capire il potenziale di questo mondo. Sarebbe stato utile un minimo di training iniziale, forse!

Stanchi, alla fine. Erano le 23 passato, credo!

Ci è piaciuto molto invece il clima, molto familiare; ci ha fatto subito sentire come a casa. Il fatto di poter stare seduti su un comodo divano mentre si guardavano i propri amici spararsi addosso, è stato qualche cosa di inaspettato che ha stupito tutti. La disponibilità di orario, poi, ci ha colpito tutti. Stavamo facendo VR a meno di 25 ore da capodanno.

Questa era la prima arena VR che abbiamo provato e che sicuramente riproveremo. Il costo ci sembra proporzionato all’esperienza, quindi che dire… consigliato!

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!

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