HomeTempo liberoAcquire: gioco da tavolo vintage per chi ama la finanza

Acquire: gioco da tavolo vintage per chi ama la finanza

Solo avere in mano questo gioco ti regala un'emozione indescrivibile!

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Acquire: gioco da tavolo vintage per chi ama la finanza

Solo avere in mano questo gioco ti regala un'emozione indescrivibile!

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Ti piacciono i giochi da tavolo, il vintage e la finanza? Stai cercando un gioco da tavolo unico? Allora devi provare Acquire, edito nel 1962 da Sid Sackson pensato per 2 – 6 giocatori, della durata di 90 minuti.

Sarai il socio azionario di diverse catene alberghiere che, nel tempo, potranno fondersi e apprezzarsi di valore. Lo scopo? Essere il giocatore più ricco a fine partita!

Numerose riedizioni, ma io consiglio di andare su Ebay e comprare la versione degli anni ’60 per quel gusto vintage che non guasta mai. Pronto? Inziamo!

Contenuto della scatola

  • una plancia di gioco, a griglia 9×12
  • 108 tessere identificate da coordinate alfa numeriche (per esempio 3F, 2A, 9H)
  • 7 tessere colorate, identificanti l’insegna della catena alberghiera
  • 25 carte azione per cadauna delle rispettive catene alberghiere
  • 6 carte informative con i prezzi e il valore delle catene alberghiere e relative azioni
  • 1 regolamento (molto stringato).
Sid Sackson, nella sua simpatia. Non è incluso nella scatola, ma vedere l’inventore del gioco che tieni in mano, ti porta in un’epoca in cui magari non avresti modo di vivere. Magico, no?

Acquire: come si gioca

Preparazione

Per decidere chi gioca per primo, si estrae una tessera a caso delle 108 messe coperte sul tavolo (o in un sacchetto): il giocatore con la tessera con il numero più basso, inizia per primo. A questo punto, il primo giocatore pesca altre 5 tessere (in totale 6), senza farle vedere agli altri, prende una carta informativa e 6000 dollari. In senso orario, gli altri giocatori fanno lo stesso.

Svolgimento del turno

Ad ogni turno il giocatore piazza una tessera sul tabellone, nella posizione indicata dalla stessa tessera. Se è adiacente (orizzontale o verticale) ad un’altra tessera, si forma una catena alberghiera, il cui nome è scelto tra una insegne non ancora in gioco. Chi forma la catena ottiene una carta azione della stessa catena.

Si possono quindi acquistare sino ad un massimo di 3 azioni per turno delle catene alberghiere in campo.

Piazzando una tessera adiacente ad una catena alberghiera esistente, la catena alberghiera si allunga e le relative azioni aumentano di valore, come indicato dalla carta informativa.

Il turno si conclude pescando un’altra tessera, ripristinando il numero di 6.

Operazioni correlate alle catene alberghiere

Posizionando una tessera in modo da unire due catene alberghiere, quella più lunga “acquisisce” quella minore. L’insegna di quella minore torna disponibile, fuori dal tabellone e i due principali azionisti della catena più grande ottengono dei bonus monetari (definiti “dividendi“).

Le azioni della catena alberghiera acquisita potranno essere:

  1. vendute al prezzo pari all’ultima valutazione, senza penalità
  2. scambiate in un rapporto 2:1 con le azioni della nuova catena
  3. trattenute dal proprietario (il valore però si azzera) nella speranza di poter ricostruire la catena da zero ed essere già il socio maggioritario.

Le catene alberghiere maggiori di 11 tessere non possono più essere acquisite.

Fine del gioco

Il gioco termina quando tutte e 6 le catene hanno raggiunto le 11 tessere, oppure quando una sola di esse ha raggiunto la lunghezza impressionante di 41.

A questo punto si pagano i premi di maggioranza ai primi due azionisti di ogni catena, poi ogni giocatore vende al mercato tutte le proprie azioni.

Chi ha più grano vince (quasi come nella vita reale, non è vero?).

Strategie di gioco

Ogni giocatore dovrà cercare di prevedere l’andamento del gioco, ovvero dove si concentreranno le tessere nel tabellone, e con che tempistiche, al fine di poter cogliere opportunità migliori.

Oltre alla fortuna è infatti necessaria una buona strategia per poter esser il giocatore più ricco della partita.

Le azioni si possono solo comprare nel proprio turno e vendere solo al momento delle acquisizioni, momento in cui viene immessa in gioco altra liquidità dai dividendi. Per questo è importante non rimanere senza soldi, per evitare di finire bloccati senza poter fare più nulla.

La strategia migliore, probabilmente, è quella di fondare una catena alberghiera, allargarla discretamente per aumentare il valore delle azioni, rimanere il primo socio azionario e …farsi acquisire, intascando il dividendo! Quindi non è acquisendo, ma è venendo acquisiti, la strada più semplice di vittoria.

Bisogna però cercare di capire quali catene staranno per fondersi, per evitare di sperperare – letteralmente – il proprio patrimonio.

Può esser conveniente anche ingrandire la catena in cui non si è soci, sperando in questo modo che questa possa inglobare più facilmente catena in cui siete i maggiori azionisti.

Occhio sempre anche al numero di azioni detenute: inutile cercare di acquisire azioni per diventare socio maggioritario se sono quasi tutte già state comprate.

Conclusioni (tra pro e contro)

Abbiamo regalato Acquire ad un nostro caro amico, appassionato di finanza e di giochi da tavolo, senza leggere recensioni, basandoci solo sull’ottima votazione assegnatagli da BoardGameGeek che addirittura lo piazza quasi 300esimo assoluto!.

Dire che è stato un successo è minimizzante.

La versione vintage del 1962 è letteralmente un pezzo d’arte. Solo la scatola, anche senza mai giocarci, vale tutta la sorpresa.

Sapere che è un gioco ottimo ,divertente e anche in un certo senso educativo, lo rende eccezionale. Quella sera iniziammo una partita alle 23:30 e la interrompemmo alle 2 di notte, giusto perché il mattino eravamo di turno all’ospedale.

Ci sarebbe piaciuto che alcuni aspetti fossero migliori, come la possibilità di vendere azioni anche tra giocatori, o comunque in qualunque momento. Introdurre un deprezzamento azionario. E ancora: usare una scala meno lineare per determinare il valore delle azioni, introdurre dei dividendi pagati a turno.

Insomma: si capiva che era una edizione vintage, ma forse era anche questo il bello. Avere qualche cosa di “grezzo e semplice” come una volta (pensa al regolamento che è una facciata di foglio A4!).

La voglia di giocarci non è mai calata e, per quanto la meccanica sia semplice, posso dire che è un gioco che ha stupito davvero tutti, anche i non appassionati di finanza. Solo provandolo si percepisce il valore di questo gioco. Davvero incredibile.

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!

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