Cerchi un gioco per Halloween da fare con gli amici alla tv? Basta un solo pc/ps/xbox e un solo controller (o anche un mouse) per giocare a The Dark Pictures Little Hope in modalità serata cinema.
Litte Hope è un gioco triller-horror di sopravvivenza dove le scelte dei protagonisti saranno dettate dai giocatori, che si alterneranno nelle scene, alterando gli eventi del gioco che si svolgerà esattamente come un film.
Il finale (molti diversi) dipenderà dalla scelte fatte, grazie anche alla presenza dell’effetto farfalla.
Riuscirai a salvare tutti? Cosa si cela dietro la tenebrosa nebbia di Little Hope? Cosa aspetti a scoprirlo?
The Dark Pictures Anthology: una saga di 8 film
Nel 2019 Supermassive Games ha sviluppato il primo capitolo della saga The Dark Pictures Anthology composta da 8 titoli di cui attualmente ne sono stati sviluppati i primi quattro:
Tutti hanno in comune la possibilità di esser giocabili da soli, in coppia online o da 2 a 5 giocatori offline (in modalità cinema). Come per altri titoli story driven, è il giocatore a prendere le decisioni per i personaggi, componendo quello che a tutti gli effetti sarà un film (più o meno tragico, più o meno ben riuscito).
Ma veniamo a Little Hope.
Little Hope: gioco halloween su due serate, non proprio horror
Cosa mi aspettavo? Tante cose diverse, ma non una cosa in particolare. Sapevo dai trailer e dalle varie recensioni che ho letto qua e là che il gioco si prestava bene ad esser giocato in 5 con un solo controller, ma non sapevo esattamente come questo sarebbe accaduto.
Ero però così gasato di provare Little Hope che ho condiviso a raffica il trailer (da cui peraltro, a parte l’originale in cima a questo articolo, non si capisce molto come è fatto il gioco). Per la serata di Halloween sono riuscito a costringere coinvolgere esattamente cinque persone (io, Nicole, Yuri, Simo e Max), ricalcando così i 5 personaggi, persino nei loro rapporti sentimentali! Roba da non credere 😂
Le prime scene, tutti gasati, non sapevamo bene cosa aspettarci, ma l’audio italiano e la grafica sufficientemente realistica ci ha permesso di seguire la trama come fosse un film horror (giusto la sera prima avevamo visto The Conjuring 3).
Scelti i personaggi, ci siamo immersi subito nelle prime scene. L’ambientazione, il suono e il clima che si era creato era perfetto.
Ma Little Hope ha anche dei difetti, che si notano sin da subito.
I ritmi narrativi sono lenti, a tratti quasi da far apparire parodia. Alcune scene rovinano il clima e sono eccessive ripetizioni che allungano inutilmente l’esperienza. A volte, alcuni personaggi giocano con minore frequenza e può capitare che il controller rimanga in mano ad un giocatore anche per 20-30 minuti prima di passare ad un altro.
L’audio italiano è sia un grande vantaggio che una maledizione. Alcune scene, rispetto all’inglese, perdono molto per la differente come intonazione.
Un altro aspetto che ci ha delusi un po’ è stato constatare che il gioco sia più un thriller che un horror, pur non mancando qualche Jump scare.
Tirando le somme, per fortuna, questi difetti incidono poco sull’esperienza complessiva e possiamo dirci globalmente soddisfatti della esperienza fatta. Il terzo capitolo della serie risolve praticante tutti questi difetti. Che aspetti quindi?