La Miniera perduta di Phandelver è l’avventura compresa nel Dungeons and Dragons Starter Set, pensata per introdurre il più famoso gioco di ruolo al mondo a chi non ha mai giocato a D&D.
Inizio semplice, ma coinvolgente. Dozzine di sotto-missioni e una trama lineare, ma molto piacevole, insegneranno ai giocatori le dinamiche del gioco e li poteranno dal primo lancio di dado al livello 4.
Dopo aver introdotto il gioco di D&D 5ed in generale, aver parlato in modo più approfondito della Guida del Dungeon Master (5ed), e descritto la mia esperienza di un anno come Dungeon Master, voglio condividere con te il mio pensiero su questa avventura.
Di cosa parla la Miniera perduta di Phandelver (no spoiler)
Questa avventura inizia con gli eroi in viaggio verso il paese di Phandalin, con l’obiettivo di scortare un carro merci del loro amico nano Gundren Rockseeker. Ma il vero motivo per cui i PG brandiranno spade, bacchette e randelli è per salvare Gundren che sembra essere stato catturato da qualcuno di più audace di qualche semplice goblin.
Gli avventurieri, potranno completare una dozzina di missioni secondarie che li portereanno a fare sempre maggiore luce sugli avvenimenti e sui poteri che regnano sul piccolo paese di Phandalin.
Goblin, Hobgoblin, Banshee, Zombie e persino un giovane drago sono solo alcuni dei tanti problemi che dovranno essere risolti (non necessariamente con la forza) dai giocatori che avranno l’opportunità di immedesimarsi nei loro personaggi fin da pochi minuti dall’inizio della avvenutra.
Locandieri omertosi, sindaci corrotti, malviventi col mantello rosso, elfi drow e maghi malvagi sono tra i principali NPG della campagna con cui i giocatori potranno interagire. Non mancheranno fabbri, contadini, druidi eremiti e guardie del corpo.
Recensione (spoiler alert!)
Un facile inizio
La missione, per come è presentata, richiede fin da subito un motivo ai personaggi per aver accettato la missione di scortare la merce di Gunder. Vengono suggeriti legami di parentela, vecchie amicizie e motivazione pecuniarie, ma la fantasia è il solo vero limite qui. Questo spingerà i giocatori a mettere in moto la propria immaginazione fin dai primi minuti.
Dimenticavo: lo starter set comprende già dei personaggi già fatti. Per chi non se la sente può essere utile e interessante interpretarne uno già fatto, ma posso dirti che creare il personaggio e personalizzarlo è la vera anima di Dungeon and Dragons. Quindi se te la senti: crealo!
Un consiglio: i personaggi che si troveranno sul carro sono, escluse rare eccezioni, sconosciuti agli altri. Se ruolerai un personaggio il consiglio è quello di immaginarti come ti comporteresti con altri sconosciuti. Diresti subito chi sei, da dove vieni, perché conosci Gunder e che numero di scarpe porti, oppure daresti solo qualche breve informazione?
In generale le prime fasi di combattimento potrebbero occupare addirittura la vostra prima sessione di gioco. Va infatti considerato il tempo per la creazione del gioco, la spiegazione delle meccaniche base ai giocatori e magari anche l’allestimento del tavolo con patatine e bibite.
Non tutti capiranno che succede
Arrivati al paese, i personaggi non avranno una chiarissima indicazione sul da farsi. Consegneranno il carro con le merci, ma non avranno idee di dove incontrare il loro amico. Nonostante lungo il percorso i personaggi abbiano affrontato qualche pericolo e trovato qualche indizio, non è così scontato che il Dungeon Master riesca a fare passare bene certe informazioni. Ciò è normale!
Consiglio per il il futuo Master: almeno per queste fasi iniziali cercate di indirizzare i PG verso chiari punti nevralgici dove sia loro che tu saprete cosa fare. Sarà più facile per tutti apprendere meglio le meccaniche dei combattimenti e del gioco se si è guidati verso un dungeon.
Infondo lo scopo di questa prima avventura è proprio quello di fare avvicinare al gioco anche persone che magari non proveranno più questa esperienza una seconda volta. Coinvolgerli in un combattimento con dei banditi pelati che insulteranno gli eroi per le loro fattezze potrebbe essere più divertente di vagare in un paesello sperduto con pochi abitanti.
La magia viene giocando
Dopo appena 3 sessioni di gioco, anche se i progressi saranno pochi (per completare tutta la campagna impiegherete non pochi mesi), sia i giocatori che il master saranno più consapevoli di ciò che gli succede e anche di come si gioca. Capirai come ruolare meglio, come evitare di uccidere preziosi PNG e come evitare di essere uccisi da un orsogufo se si pernotta nella foresta.
Viaggiando si apprezzeranno il vantaggio di una cavalcatura, le interazioni sociali e si calmeranno anche gli spiriti più irrequieti che magari hanno sempre cercato di uccidere o rubare alla prima occasione.
Seppure i mostri saranno molto deboli all’inizio, gli eroi potranno apprezzare i vantaggi derivanti dal raggiungimento del secondo livello e di quelli successivi.
Gunder non lo vedranno ancora e spesso sarà dovere del master ricordare la storia ai giocatori, soprattutto conderando che le sessioni potranno susseguirsi con una frequenza piuttosto incostante e a distanza anche di parecchie settimane.
Il consiglio che mi sento di dare in questa fase è di sfruttare anche le occasioni in cui mancherebbe un paio di giocatori per portare avanti la missione principale o, meglio, una secondaria. Ciò ovviamente avvertendo il resto del party, che in genere apprezzerà comunque l’iniziativa, soprattutto se farete attività minori.
Verranno premiati i giocatori più disponibili e costanti, ma allo stesso tempo le differenze eventuali di informazioni o poteri saranno qualche cosa di divertente. Immaginate un giocatore al livello 1 salvato e protetto da un giocatore al livello 3. Inoltre per la distribuzione sempre omogenea degli XP, i giocatori più acerbi raggiungeranno velocemente quelli più esperti perché saranno esposti a pericoli di relativa maggiore entità.
La conclusione e i colpi di scena
Seppur il finale possa sembrare scontato, non sarà privo di colpi di scena. Molto apprezzati gl iincontri con essere di livello 4 che poteranno una ventata di novità per i PG e il DM.
Alcune cose non sono specificate, ma questo è fatto di proposito per fare lavorare maggiormente la vostra immaginazione. Trovato il nano questo vi svelerà il vero motivo per cui si è recato a Phandalin: trovare la miniera di Phandelver. Insieme ai suoi due fratelli si è cacciato in qualche cosa di più grosso di lui, ma… gli eroi riusciranno a risolvere anche questo problema.
Il finale si consumerà molto lentamente, ma potrebbe lasciare un poco di amaro in bocca perché non sarà proprio tragico. O meglio: magari lo è anche ma siccome il Master sarà ancora piuttosto inesperto (parlo pensando a ciò che ho combianto io), potrebbe essere gestito non in modo ottimale.
Il mio consiglio è di non soffermarsi troppo su questo. Probabilmente le prossime avvetnure saranno più complesse oppure comprenderanno elementi che piaceranno maggiormente al gruppo.
Vale la pena comprare lo starter set di D&D?
Assulutamente sì. Costo contenuto, regole e avventura inclusi. Tutto è pensato per essere regalato anche a Natale ed è adatto anche ai bambini se guidati da almeno un adulto. Che sia più facile giocare per loro che per chi ormai ha visto morire il fanciullino dentro di lui?
Come è stata la tua prima esperienza coi giochi di ruolo? Fammelo sapere con un commento!