Anno Domini è un gioco da tavolo che ti farà viaggiare nel tempo, alla conoscenza della storia e ti insegnerà che non sempre studiare paga! Le diverse espansioni sport e svago, penne e pennelli, sex & crime e sotto i riflettori permettono divertimento per tante partite.
Durante le feste abbiamo provato Anno Domini (e altri giochi, come per esempio Exploding Kittens Party Pack e Shit Happens) e ora vorrei, sinteticamente, dirti cosa ne pensiamo.
In breve? Consigliato: divertente, discretamente veloce e che premia il ragionamento e il bluff, al netto di qualche punto critico.
Conosci un party game da tavolo migliore? Scrivimelo qui sotto nei commenti!
Anno Domini: come si gioca
Giocare ad Anno Domini è molto semplice e intuitivo. Inizio a dire che richiede un minimo di due persone e che non ha un limite massimo di giocatori. Queste due caratteristiche lo rendono perfetto per le serate tra amici.
È un gioco di carte. Ogni giocatore parte con 8 carte scoperte sul tavolo, descriventi un evento, per esempio “Robert James Fischer vince il titolo di campioni del mondo degli scacchi a Reykjavik“. Attenzione: l’altro lato della carta mostra l’anno in cui si è svolto l’evento e non dovrà esser visto da nessuno in questa fase del gioco.
In centro al tavolo c’è il mazzo di carte evento e una carta posizionata in modo che sia visibile a tutti. Quella è la prima carta costituente la linea temporale comune.
A turno, in senso orario, un giocatore potrà piazzare una delle sue carte evento a destra (cronologicamente dopo) o a sinistra (prima) di una qualunque altra carta della linea.
In alternativa il giocatore può decidere di “dubitare” della correttezza della linea temporale. A questo punto le carte della linea temporale vengono girate: basta un solo errore, non importa chi lo abbia commesso, affinché la persona che aveva giocato prima di chi dubitava peschi 3 carte. Se è corretta, chi ha dubitato – male – ne pescherà 2. Si ricomincia con una nuova carta evento dal giocatore successivo.
Lo scopo del gioco è finire per primo tutte le proprie carte evento.
Dubbi? Scarica il PDF ufficiale del regolamento di Anno Domini.
Bene, ma come ci è sembrato Anno Domini?
Veniamo al sodo: Anno Domini ci piace.
Un gioco così acculturante non lo provavo da quando a 12 anni giocavo con mio fratello Leo alla “Macchina del Tempo” di Alessandro Cecchi Pavone. Si, ho avuto un’infanzia alternativa.

A storia, come capitava a me in italiano, ti capitava di prendere 5= (“meno meno“) perché – a detta della professoressa era “meno demoralizzante che un 4 e mezzo“? Non ti preoccupare, potrai vincere comunque a questo gioco usando la tua poker face. Questa è anche più importante di quello che conosci davvero.
Infatti il trucco per vincere ad Anno Domini è proprio evitare che la persona alla tua sinistra dubiti di te.
Infine, di questo gioco non ci hanno convinto:
- la durata di una partita riportata sulla scatola è meno di quella reale: in quattro, mediamente è sempre durata due ore (capre noi? sicuro!)
- le carte, pur essendo più di 300 tematiche, determina una medio-bassa longevità (mai quanto in Shit Happens, sia chiaro).
La verità è che Anno Domini entra sicuramente nella mia Top Ten di giochi da tavolo, se solo ne avessi una 😅. Consigli su un gioco da tavolo party da provare?