HomeWeb & BusinessCome gestire lo stipendio: la regola del 50/30/20

Come gestire lo stipendio: la regola del 50/30/20

Con questo metodo potresti scoprire che spendi troppo o... troppo poco! Finalmente i soldi non ti daranno più ansia!

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Come gestire lo stipendio: la regola del 50/30/20

Con questo metodo potresti scoprire che spendi troppo o... troppo poco! Finalmente i soldi non ti daranno più ansia!

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Sai come spendi realmente i tuoi soldi? Stressato dal non riuscire a mettere da parte niente? Con la regola del 50/30/20 scoprirai finalmente come gestire lo stipendio al meglio, senza difficoltà e in pochi minuti al mese. Questo articolo è dedicato soprattutto a chi ha appena iniziato a lavorare, ma si può benissimo adattare a chiunque abbia delle entrate (anche irregolari).

La regola del 50/30/20

Citata per la prima volta nel libro “All Your Worth: The Ultimate Lifetime Money Plan“, scritto dalla giurista, accademica e politica statunitense Elizabeth Warren e da sua figlia Amelia Warren Tyagi, la regola del 50/30/20 consiste nel suddividere le tue entrate in tre categorie di “uscite”:

  1. 50% necessità: affitto, bollette, cibo, trasporti, spese scolastiche, ecc…
  2. 30% extra: aperitivi, regali, viaggi, uscite al ristorante, iscrizioni a servizi di streaming, ecc…
  3. 20% investimenti: corsi di formazione, azionario, ecc…

Ma come applicare questa regola alla vita vera? Come gestire lo stipendio al meglio? Come comprare azioni? Come spesso accade nella medicina, non c’è una univoca via per arrivare ad un obiettivo, ma tante, più o meno buone, che alla fine raggiungono l’obiettivo.

Come gestire lo stipendio (quasi da maniaci): tutti i passaggi da fare

Quello che ti serve sarà pazienza e circa 30 minuti al mese e un foglio Excel. Ce ne sono tanti e ancora di più sono le applicazioni che promettono di aiutarti a tener traccia di tutto. Il mio consiglio è di imparare il metodo, poi di declinarlo secondo le tue esigenze.

#1 scarica il foglio Excel per gestire lo stipendio con la regola del 50/30/20

Per prima cosa, scarica il file qui sotto. Non ti spaventare per la strutturazione della tabella, ora ti spiego brevemente come funziona.

#2 capisci la struttura del file

Per mie personali esigenze ho cercato di compattare il più possibile righe e colonne, al fine di esser meno dispersivo possibile. Modifica il file come più credi. Un consiglio: crittografa il file con una password (funzione già inclusa in Excell).

Il file è composto da due parti:

  1. il Conto Economico
  2. il Foglio di Bilancio

Lo so, tutto questo ti sembrerà eccessivo, quasi maniacale. So che pensi che questo ti complicherà la vita. Fai questo atto di fiducia, non te ne pentirai.

Ogni mese rappresenta una colonna, quindi lavorerai focalizzandoti solo su quella. All’inizio di ogni mese, inserirai le tutte le uscite che hai avuto e, al termine di questo, programmerai quelle del mese prossimo. La programmazione è essenziale. Come negli scacchi, ogni singola mossa deve esser parte di un piano. Iniziamo con un esempio.

#3 inserisci le entrate

La primissima cosa che fare è inserire le entrate nelle prime righe. Per semplicità, supponiamo di esser a inizio anno e di lavorare alle dipendenze del Sig. Galbusera percependo uno stipendio di 1500 euro. In più questo mese la mammina che ci ha dato 100 euro di paghetta.

Contabilità. Inserimento delle entrate nella prima sezione del conto economico.

#4 inserisci le uscite: necessità, extra e investimenti

Le necessità dovrebbero esser il 50% delle entrate. Il file già calcola il teorico. Nel nostro caso significa 800 euro. Gli extra 480 e per gli investimenti 320 euro. Non lasciarti intimorire da questa procedimento: dura circa 30 min.

Armati di cellulare e apri l’applicazione della tua banca. Seleziona il mese di riferimento e inserisci le voci. Cerca di esser onesto: tante cose potrebbero esser al confine tra necessità e extra, come ad esempio l’andare dal parrucchiere. Non è importante esser precisi, ma onesti con sé stessi. Se per esempio ti stai laureando, 100 euro di parrucchiere potresti considerarla una necessità, mentre lo stesso taglio fatto “per sfizio”, soprattutto in occasione di una reale alternativa, potresti considerarla extra.

Nel nostro esempio supponiamo di aver speso 500 euro di affitto, 100 euro di benzina, 100 di cibo e quant’altro.

Necessità di gennaio.

Ci rendiamo conto sin da subito che, in questo primo mese in cui stiamo realmente misurando i consumi, abbiamo sforato il budget teorico. Non è importante, ma è un feedback da tenere in considerazione nelle fasi più avanti, in cui si calcolerà la spesa da allocare per il mese successivo.

Facciamo la stessa cosa per extra e investimenti.

Uscite extra. In questo esempio rappresentiamo un mese reduce di spese extra e uno stile di vita piuttosto mondano.

Teoricamente, nella sezione extra potresti allocare ogni mese una piccola somma, come 50 euro, per un sogno (una macchina fotografica?) e 100 euro per i viaggi. Ricorda: più riesci a prevedere le spese, meglio è. Ma se questi 150 euro “allocati” non li hai spesi, dove li metti? Di questo parliamo al passo successivo.

Investimenti. Probabilmente, se non hai mai considerato di investire, la tua situazione potrebbe esser simile a questa.

La sezione investimenti invece potrebbe rimanere vuota molto a lungo, ma ci sarebbe talmente tanto da dire che avremmo bisogno di un’infinità di tempo. Per ora, se sei agli inizi. Ti consiglio la visione del seguente video, che spiega cosa sia un PAC e perché sia vitale per te farlo.

A questo punto potresti già aver capito la prima e più importante lezione di finanza personale, frutto della regola del 50/30/20: vedere nero su bianco dove sono finiti i soldi ti fa capire subito come agire al fine di ottimizzare le entrate.

#5 stima i tuoi attivi

Questa fase ha una duplice funzione. La prima, con il completamento dei passivi, è di calcolare il tuo stato patrimoniale. Hai presente quando si dice “il patrimonio netto di Pinco Pallino Re del Mondo nel 2022 è di 200 miliardi“? Ecco, ci arriviamo con calma dopo, ma questa sezione ti permette anche di calcolare questo.

L’altra funzione è quella più utile: ti permette di capire quanto allocare nei diversi CC per il mese successivo e di accantonare anche per i sogni (cioè gli extra a lungo termine). Il mio consiglio è di avere almeno 3 conti (di cui uno come principale dal quale “smistare i soldi sugli altri”): uno per le necessità, uno per gli extra e uno per gli investimenti. Potresti considerarne di averne un quarto in cui metter anche i soldi per i sogni/viaggi (che vanno quasi dimenticati) e un quinto per il fondo di emergenza.

Il fondo di emergenza è la prima cosa che devi fare. Consiste in un gruzzolo di money che ti permetterebbe di mantenere il tuo attuale stile di vita abbastanza a lungo da poter trovare nuovamente un lavoro nell’ipotetico caso tu lo perda. Nel nostro caso potrebbe esser pari a 3 mensilità, cioè 4500 euro. Idealmente dovrebbe comprendere anche abbastanza soldi da, per esempio, ricomprare o riparare la moto/macchina nel caso di guasto grave. Nell’esempio abbiamo un motorino da poche centinaia di euro, quindi non ci importa molto. Se sei un libero professionista, qui potresti includere anche la parte di debito ce hai accumulato (cioè le tasse sul fatturato che a fine anno dovrai pagare, relative all’anno precedente).

Se hai visto che effettivamente potresti spendere 800 euro per le necessità, prova ad allocare 800 euro sul CC delle necessità, fai qualche mese di prova. Se il mese successivo hai consumato quasi tutto di quanto allocato, allora hai trovato la cifra giusta e ogni mese non dovrai fare altro che allocare abbastanza soldi da tornare ad avere la stessa cifra.

Lo stesso identico ragionamento vale anche per gli altri conti.

Veniamo dunque al calcolo dei debiti.

#6 calcolare i passivi

Questa sezione, è molto rapida. Soprattutto se non hai un mutuo o altre pendenze. Nel nostro caso, per esempio, è stato molto facile calcolare i passivi, ma la situazione potrebbe esser un po’ difficile all’inizio nel caso avessimo un debito con la banca di 50000 euro (per un mutuo). In tal caso, ogni mese, dovremo assicurarci di aggiornare il debito, scalandolo della rata del mutuo. In maniera analoga, per la sezione precedente di “attivi”, vedremo la nostra quota di “immobile” crescere di un valore corrispondente.

Questo può confondere un po’, ma ti assicuro che considerare il debito e l’attivo è l’unico modo per capire la situazione generale che potresti vedere solo parzialmente limitandoti al conto economico.

Il nostro amico dell’esempio non ha grossi debiti. Solo l’idraulico che settimana scorsa ha riparato il lavandino, di cui deve ancora pagare la fattura.

#7 calcola il tuo stato patrimoniale

Nulla di più facile: è la semplice differenza tra attivi e passivi. La risposta a “quanto vali?” la trovi proprio in questa sezione. Ti ricordo che è una stima e che ti serve solo per capire che direzione stai prendendo nei mesi avvenire. Non è essenziale calcolarlo mensilmente. Considera che normalmente le grosse aziende (quelle quotate in borsa, per intenderci) lo calcolano ogni 3/4 mesi. Se cresce stai facendo bene, se decresce stai accumulando debiti.

Una domanda per te e un ultimo consiglio

Bene ragazzo mio, che ne pensi di tutto questo? Ti si è aperto un mondo o pensi che io abbia scoperto l’acqua calda? Personalmente posso dirti che ho adottato questo metodo dopo mesi che guadagnavo e …non riuscivo mai a metter via niente. Quando ancora pensavo che avrei avuto soldi abbastanza per fare tutto ciò che volevo. Perdiana quanto mi sbagliavo!

Considera inoltre che le percentuali sono modificabili, anche di mese in mese. Potresti prefiggerti di spingere di più sugli investimenti, oppure ti sei reso conto che non hai margine per questi. Il mio consiglio è di provare ad allocare anche solo un 1% in essi e di allocare le future promozioni e aumenti di stipendio a questa categoria, se debole.

Se non te la senti di fare un approccio così puoi comprare un Kakebo!

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!

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