Il 14 marzo ho finalmente chiuso la sessione invernale (ovvero quel periodo in cui uno studia fino alla disperazione). Quale idea migliore per staccare dai libri se non quella di farsi un weekend a Venezia con la propria ragazza partendo il giorno dopo?
Confesso che la cosa è stata improvvisata così su due piedi, senza che potessimo avere il tempo di organizzare a dovere uno straccio di valigia (tant’è che alla fine abbiamo deciso di farne a meno!).
Questa è la nostra mini vacanza a Venezia raccontata dal mio punto di vista, ma mi raccomando: leggete anche ciò che ha scritto Nicole, proprio sul suo blog!
Se invece vi siete irrazionalmente impuntati nel emulare questa treshata (siccome a Venezia ci sono più stranieri che italiani) potete leggere direttamente questo altro articolo, sintetico e pratico che potete tenere sotto mano per non diventare pazzi visitando questa magica città.
Il viaggio e l’alloggio
Obiettivo: spendere il meno possibile. Soluzione? Andata in treno e ritorno con Flixibus. Come mai non A/R con il bus? Beh… la verità è che ci è venuto in mente solo dopo aver comprato i biglietti del treno (comunque molto economici) e non potevamo annullare il biglietto.
Inoltre avevamo pensato di imbottire un valigione pieno di vestiti e cibo giacché Venezia non te la regala nessuno e sapevamo molto bene che avremmo potuto spendere un occhio della testa in banali pranzi e cene.
Lo so, lo so: il Signor Imbruttito si sarebbe vergognato di noi.
Ma che potevamo fare? Con la mentalità e il portafoglio dello studente medio, non potevamo certo evitare di fare i giargiana e prendere il Freccia Argento in classe Premium, magari pernottando in un albergo a 4 stelle e viaggiando con uno zainetto piccino.
Ma allora che caaaa ci siete andati a Venezia se volevate spendere poco?
Caro unico lettore di Ranieri’s Desk: hai ragione!
Però le altre mete erano troppo lontane e monotone ai nostri occhi, oppure non ne valevano la pena per soli 3 giorni. Inoltre io non avevo mai visto Venezia e Nicole vi era stata solo da bambina. Quindi …taaaaak, perfect fit!
E per recuperare terreno: zaino tattico e borsa contenenti esclusivamente ciò di cui avevamo bisogno.
L’alloggio con AirBnB
Inizialmente abbiamo pensato ad un BnB, poi ci siamo ricreduti e abbiamo ripiegato su AirBnB. Pensavamo infatti che avremmo potuto cucinare qualche volta, risparmiando e investendo il guadagnato in quello che gli stranieri chiamano cicchetti e tapas e che in vero sono aperitivi e tartine.
Forse non era come essere a casa, ok, ma aveva un bagno, un letto e una cucina. Non ci serviva altro.
Cosa abbiamo fatto a Venezia
Il primo impatto con la Serenissima
Il primo giorno, dopo un viaggio in treno relativamente comodo visto che non sono riuscito a dormire per recuperare del sonno, è stato come essere in un sogno. Ogni strada era stata sostituita da un canale e ogni macchina da una piccola barca.
Fuori dalla stazione si poteva ammirare uno spettacolo insolito per chi, come me, ne aveva solo sentito parlare: ponti, gondole, canali, turisti e marmo. Ovunque. Riflettendoci, abituato a vedere quadratini di terra qua e la persino a Monza, mi ha davvero disorientato e affascinato allo stesso tempo.
Più camminavamo e più realizzavo che era come se si fosse fermato tutto da diverse centinaia di anni. Ogni centimetro di Venezia è occupato da una struttura che ha almeno mezzo secolo. Tutto era fotogenico, pulito e lussuoso… quasi troppo per certi versi.
Quasi 30km di labirintiche stradine
Non essendoci i mezzi pubblici a portata di mano quanto lo sono le metro a Milano, abbiamo camminato tanto, utilizzando questo pratico elenco (link) che ci eravamo preparati per poter visitare la città senza temporeggiare troppo (anche se abbiamo comunque vagato molto per la città, perdendoci nelle stradine).
Zio, sei vecchio. Usa Google Maps.
…peccato che non funziona proprio bene se le strade sono larghe 2 metri e sei circondato da palazzi. Solamente al ritorno un mio amico mi ha detto dell’esistenza delle comodissime guide Mondadori, fatte davvero molto bene.
Innamorati di Venezia, ma non solo
Le cose che ci hanno colpito sono state davvero molte, troppe per essere elencate. Ogni cosa che vedevamo era un’occasione per fare una foto, cercando di immortalare il momento.
Gelati, canali, aperitivi, ponti, palazzi e mare. Vinto il desiderio di vedere tutto in un giorno e capito che dovevamo goderci la vita, è stato semplice fasi trasportare da Venezia in un viaggio che ho intenzione di rifare e che consiglio a tutti!
Abbiamo fatto 1500 foto in 3 giorni di cui il risultato finale è stato essenzialmente il divertimento e non poche foto di canali che, pur essendo noi non bravissimi, ci hanno regalato buone soddisfazioni (merito del paesaggio fotogenico!).
Prossima meta? Il Salento!