HomeAntropometriaElettrostimolatore: a cosa serve e controindicazioni TENS/NEMS

Elettrostimolatore: a cosa serve e controindicazioni TENS/NEMS

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Elettrostimolatore: a cosa serve e controindicazioni TENS/NEMS

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Scopriamo a cosa serve l’elettrostimolazione azione e le principali controindicazioni. NEMS/TENS e differenza tra modelli professionali e non.

Elettrostimolatore: a cosa serve e cosa può fare?

Senza scendere in lunghe analisi, un elettrostimolatore è essenzialmente uno strumento molto pubblicizzato in ambito fitness, ma usato regolarmente (e questo forse è meno risaputo ai più) in ambito medicale.

…ma allora “quel coso che da la scossa agli addominali” esiste davvero!

Caro abusatore di Cards Against Humanity, si: esiste davvero, ma fa molto più di quello che voi credete (e che credevo anche io!). Ma andiamo per gradi.

Iniziamo a dire che essenzialmente, a seconda dei modelli, sono possibili differenti tipi di elettrostimolazione. Variando intensità, frequenza e forma dell’onda stimolante.

Avendo avuto la possibilità di provare un elettrostimolatore professionale GIMA (Mio-Care Pro), vi dirò che cosa può fare questo modello, ma le cose che vi dirò valgono anche per gli altri.

Sono disponibili un totale di 63 programmi distribuiti tra le seguenti modalità:

  • TENS
  • NEMS
  • BEAUTY
  • MEN

Analizziamole ora una alla volta in dettaglio.

Elettrostimolatore TENS (per la cervicale e altri dolori)

La prima applicazione di cui voglio pararvi in modo più approfondito è la TENS ovvero Transcutaneous Electrical Nerve Stimulator.

Utilizzano una corrente rettangolare a bassa frequenza è in grado di alleviare i dolori di origine muscolo-articolare come cervicalgie, artrite reumatoide, cefalee ed emicrania, dolore post operatorio e sindromi come il gomito del tennista.

La sua azione analgesica è basata sulla ben nota teoria del cancello che, in parole povere, permette di sfruttare l’azione di uno stimolo non nocicettivo periferico per modulare e attenuare il dolore.

La loro azione antidolorifica è però non solo limitata al tempo di utilizzo, ma è anche estesa e duratura nel tempo successivo grazie alla capacità di migliorare la circolazione (e quindi il processo di guarigione) e al conseguente rilascio di endorfine a livello centrale.

In base alle caratteristiche degli impulsi si possono conseguire diversi risultati:

  • breve durata e altra frequenza (80-140 Hz) comportano un’algesia rapida e breve
  • lunga durata e bassa frequenza (1-4 Hz) provocano un’analgesia lenta e duratura

Nel paragrafo “come si usa” vi fornirò qualche dettaglio in più per l’applicazione della elettrostimolazione per la cervicale o algie croniche similari.

Ho visto applicare questa terapia su una persona che a volte era costretta a letto dai pesanti attacchi di mal di testa secondari a cervicalgia. Col procedere delle sedute ha sentito sempre meno “fastidi” a cui si è accompagnato una diminuzione della durata e dell’intensità degli attacchi.

Sono consapevole che un solo caso non significhi granché, ma posso quanto meno consigliare di provarlo per qualche settimana, soprattutto per quelle persone restie nell’incontrare un medico!

Elettrostimolatore NEMS (per addominali e altri muscoli)

Questa è la funzione per cui viene tanto pubblicizzato, in genere, un elettrostimolatore.

finalmente potrò allenarmi seduto sul divano mentre mangio patatine!

Ti piacerebbe! Se fosse così semplice perché non lo fanno tutti? Semplice: non funziona, o meglio, i programmi funzionano bene per quello che sono preposti di fare, ma non ti trasformeranno mai in un palestrato da pubblicità.

Cosa serve allora il programma NEMS? In questo elettrostimolatore troviamo più di una dozzina di sequenze atte a:

  • sviluppare la forza
  • riscaldare il muscolo prima di uno sforzo
  • sviluppare la resistenza
  • defaticare dopo un forte stimolo
  • decontrarre la muscolatura

Molti di questi programmi richiedono che il muscolo sia allungato e accorciato, quindi capite bene che non potete stare proprio fermi, comportando quindi anche uno sforzo non indifferente.

Io per esempio ho provato il programma decontratturante e posso dirvi che la sensazione era di ricevere un vigoroso massaggio al termine del quale mi sono spariti i dolori. Yuri, un mio amico, ha avuto la folle idea di allenare i suo bicipiti mentre studiava. Risultato? Oltre ad allenare la mente ha rischiato anche dei crampi alle braccia.

Questo programma va anche bene per chi deve fare potenziamento di una articolazione instabile come caviglia, ginocchio o spalla… andateci piano però!

Qui potete vedere il posizionamento degli elettrodi per il programma specifico per l’epitrocleite.

BEAUTY

Mira alla tonificazione e alla definizione, alla lipolisi (grazie ai benefici sulla circolazione) e al trattamento della pesantezza delle gambe.

Particolarmente indicato soprattutto per chi non è avvezzo all’allenamento e vuole comunque dedicarsi alla cura del proprio corpo.

In questa categoria troviamo anche i tanto famigerati “programmi per dimagrire” (lipolisi) di cui va detto che potrebbero “aiutare” al raggiungimento dello scopo solo se coadiuvati ad una corretta alimentazione ed ad uno stile di vita più attivo. Per essere più precisi, essi migliorano la vascolarizzazione della zona e potenziano la muscolatura addominale.

Ricordatevi che il dimagrimento localizzato non esiste! Ma è possibile ternere traccia del dimagrimento usando un plicometro, la bioimpedenziometria o calcolando la percentuale di massa grassa.

Se vi verrà una tartaruga come quella di CR7 non è per il suo elettrostimolatore (qui il sito ufficiale), ma è perché vi siete allenati e soprattutto avete curato una dieta impeccabile! A proposito di questi elettrostimolatori senza fili, sono utili per aumentare la forza muscolare durante l’esecuzione di un allenamento e sarebbe interessante un ulteriore approfondimento.

Elettrostimolatore MEN

Questo è semplicemente un’opzione per salvare i propri programmi personalizzati. Qui potete scegliere di regolare:

  • tempo di terapia
  • frequenza
  • larghezza dell’impulso
  • intensità

Questo programma è davvero utile se avete ricevuto specifiche indicazioni dal vostro medico curante o fisioterapista, in modo che voi possiate stare comodamente a casa, risparmiando tempo e denaro!

Come si usa l’elettrostimolatore

Ciò che viene consigliato anche sullo stesso manuale del Mio-Care Pro è quello di effettuare, tranne alcune eccezioni, almeno una seduta giornaliera della durata minima di 30/40 minuti con la possibilità di ripetere subito la seduta nel qual caso il dolore sia ancora presente.
Va inoltre detto che non vi è nessuna controindicazione a eseguire due sessioni di TENS al giorno.

Dove posizionare gli elettrodi

A vostra disposizione, con questo Mio-Care Pro, avete un libretto con tante immagini che possono farvi subito capire dove posizionare gli elettrodi.

Come regola generale potete, per il progamma TENS, posizionare gli elettrodi come ai vertici di un quadrilatero al cui centro vi è la zona da trattare.

Per il programma NEMS invece il consiglio è di applicarle gli elettrodi ai capi muscolari, cercando quanto più possibile, di “sentirli” prima con la mano.

Attenzione: prima del posizionamento degli elettrodi assicuratevi di pulire la zona da peli (rasandovi) e passare dell’alcool. In questo modo avrete la sicurezza di prolungare al massimo la durata dei vostri elettrodi riutilizzabili.

Questo particolare elettrostimolatore è dotato di 4 elettrodi da 41×41 mm e da una coppia di 4×8 cm. Ognuno di essi dovrebbe durare circa 20-30 utilizzi.

Elettrostimolazione: controindicazioni

La TENS può essere usata anche in presenza di materiali metallici, ma bisogna fare attenzione alle ferite e alle mucose.

Non va usata da chi soffre di un problema cardiaco (cardiopatici e portatori di pace-maker) o da chi è in gravidanza.

Elettrostimolatore professionale o economico?

La differenza tra gli elettrostimolatori professionali e quelli più economici può non essere così evidente, ma c’è. Sono tante a dire il vero.

Oltre al prezzo la cosa essenziale è il numero di programmi e di canali di cui la macchina è dotata. Concentriamoci meglio su ciò che io definisco “qualità degli impulsi“.

Impulsi monofasici

Costituiti da una semplice fase positiva di corrente entrante di tipo rettangolare, sono in grado di provocare danni alle fibre nervose motivo per il quale la loro applicazione deve essere inferiore ai 40 minuti.

Siccome “più facili” da produrre, si trovano sui dispositivi più economici e di marche più sconosciute.

Il mio consiglio, visto che comunque si tratta di 50 euro circa, è di investire di più in una macchina più solida e soprattutto più sicura per la vostra salute (meglio non risparmiare mai su questa!).

Impulsi difasici

Questi impulsi sono costituiti da una fase positiva esattamente uguale a quella degli impulsi monofasici seguiti immediatamente da una seconda fase negativa logaritmica.

Gli impulsi difasici sono anche bilanciati ovvero l’area sotto i due profili d’onda è identica.

Ma a che serve tutto questo? Semplicemente la semionda negativa impedisce l’accomodazione delle fibre nervose evitando così i danni alle membrane. Come diretta conseguenza si ha la possibilità di sottoporsi a sedute più frequenti e durature.

Consigli finali

Che voi siate degli atleti in cerca di un metodo per diminuire la contrattura muscolare tra una seduta di allenamento e l’altra, oppure se avete dolore cronico alla zona cervicale, sappiate che un elettrostimolatore può essere un buon investimento.

Per me è stata una piacevole scoperta e sicuramente tornerò a parlarne, cercando di confrontare vari modelli tra di loro.

Fateci sapere qui sotto nei commenti quale è stata la vostra esperienza con gli elettrostimolatori oppure semplicemente scriveteci i vostri dubbi, cercheremo di risolverli!

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!
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Commenti

  1. Volevo chiedere se la stimolazione avviene quanto si sente vibrare come se fosse una piccola scossa elettrica oppure questa non deve sentirsi? Grazie.

    • Ciao Flavio!
      La sensazione che si deve sentire è di piccola vibrazione, senza il fastidio di scossa elettrica. Come regola generale, l’intensità corretta dovrebbe essere quella che ti permette di sentire la massima contrazione del muscolo stimolato, senza dolore o fastidio. La sensazione di scossa, com se venissi trafitto quasi, non ci deve essere. Abbassa l’intensità impostata oppure ricontrolla il posizionamento degli elettrodi!

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