HomeElettronicaHome Theater: guida base ed esempi

Home Theater: guida base ed esempi

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Home Theater: guida base ed esempi

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Stanco di ascoltare i tuoi attori preferiti parlare come se fossero chiusi dentro una scatola da scarpe? Infondo nuova vita ai film e contenuti digitali che guardi (attraverso BluRay, Plex, Amazon Prime Video o Netflix): progetta e crea il tuo personale home theater!

Questa guida ti spiegherà cosa è e come funziona un home theater, come scegliere un impianto e quali componenti comprare.

Home Theater: definizione e concetti base

Cos’è un Home Theater?

Per sistema o impianto Home Theater (abbreviato in HT) si intende letteralmente una stanza in cui si cerca di simulare l’esperienza sonora e visiva del cinema/teatro.

Sebbene questo termine sia più comunemente associato al solo impianto audio, per un’esperienza completa di home theater (o home cinema), vi sono altre caratteristiche importanti tra cui uno schermo (TV/proiettore) ad alta definizione e di grande dimensioni.

Completano l’esperienza di home theater una seduta comoda, la possibiltà di usufruire di snack e bibite durante la visione e, ovviamente, la compagnia dei propri amici/famigliari.

Come avrai già immaginato, ci sono davvero tanti modi per realizzare e personalizzare il proprio cinema privato, con qualità variabile, in funzione soprattutto da quanto si spende nelle varie componenti.

Come funziona un Home Theater?

Idealmente dovrebbe funzionare tutto come quando entri in un cinema, fatta eccezione per la mancanza del biglietto di entrata (a meno che tu non stia cercando di mettere insieme un cinema abusivo…!).

A parte gli scherzi, un home theater che funzioni bene si basa su un’ottima coordinazione tra varie componenti. Queste sono poste in una sala (che può essere insonorizzata) nella quale sono presenti:

  • uno o più divani/poltrone
  • un lettore bluray, computer, console o decoder
  • un sintoamplificatore (o una ricevente più un amplificatore)
  • delle casse passive e uno o più subwoofer attivi
  • un proiettore (con relativo telo) o un televisore

Prima di analizzare le singole parti nel dettaglio vorrei che ti soffermassi sull’immagine con esempio sottostante, siccome la ritengo più chiara di tante parole.

Come funziona un Home Theater. Chi è seduto sul divano (0) può godere di un audio avvolgente grazie al suo Home Theater. Esempio di configurazione 5.1: le sorgenti sono una PlayStation 4 e un lettore Blu Ray (1). Audio e video sono veicolati tramite un solo cavo HDMI (o due cavi dedicati) fino al sintoamplificatore (2).
Questo separa l’audio, lo amplifica e lo manda ai diffusori frontali da pavimento (3), a quelli posteriori da scaffale (4), a quello centrale frontale (5) e al subwoofer (6). Quest’ultimo è sempre “attivo”, cioè alimentato da un proprio amplificatore, a differenza delle altre 5 casse, definite “passive”.
Il video invece è inviato ad un proiettore (7) che rappresenta l’immagine in grande e in alta definizione su un apposito schermo da soffitto arrotolabile (8).

Vediamo ora le singole parti nel dettaglio.

Le componenti di un Home Theater

Il sintoamplificatore

Il sintoamplificatore ha l’importante compito di ricevere in entrata il segnale audio e video dalle sorgenti, distribuendo e amplificando il primo alle casse e il secondo al proiettore/TV.

Vi sono diversi tipi di sintoamplificatori e il loro prezzo varia in funzione delle caratteristiche. Queste sono:

  • il numero massimo di diffusori collegabili (che determina anche le possibili configurazioni audio, spigate dopo)
  • il numero massimo di sorgenti collegabili (utile se hai tanti apparecchi, ma di base sono 4/5)
  • le porte HDMI in uscita
  • la connettività bluetooth e wifi
  • la presenza di ingresso per cuffie/giradischi (ingresso Phono)
  • la presenza o meno di un ingresso per il microfono di calibrazione automatica
  • la potenza massima erogabile per canale (in watt).
  • la distorsione dell’audio
  • la possibilità di fare upscaling del segnale video al 4K o passthrough
  • la possibiltà di ricevere segnale radio digitale (DAB).

In generale, se si resta su buone marche come Yamaha, Onkyo, Denon o Pioneer (per citarne alcune) non si sbaglierà di molto e si rimarrà soddisfatti della scelta.

Tieni a mente anche che il numero di diffusori ti permette di sfruttare o meno le diverse tecnologie audio esistenti attualmente. Cito il Dolby Atmos, la più avanzata tecnologia di virtualizzazione dell’audio che, tramite speaker montati anche sul soffitto, permette di godere di un esperienza sonora davvero avvolgente.

Siccome solo questo meriterebbe un articolo a parte (fammi sapere con un commento se ti interessa) posso riassumerti che attualmente i contenuti in lingua italiana che sfruttano questa tecnologia sono davvero pochi e conviene rimanere su un sistema 5.1 o al massimo 7.2.

Un sintoamplificatore può essere anche sostituito da un ricevitore e da un amplificatore.

I diffusori (casse)

I diffusori sono casse passive (cioè che ricevono corrente attraverso solo due cavi che sono collegati al sintoamplificatore) e attive (nel caso del subwoofer).

Possono essere da solo 2 (il classico canale destro e sinistro) sino a più di 10.

In base al numero sono possibili varie disposizioni che consentono anche di sfruttare diverse tecnologie di surround audio (Dolby Digital, DTS, Dolby Atmos, ecc…). Esse sono definite da sigle composte da due o tre cifre, per esempio: 2.0, 3.1, 5.1, 7.2, 3.1.2, 9.2.4, ecc…

La prima cifra indica il numero di satelliti posti ad altezza orecchio, il secondo il numero di subwoofer e il terzo il numero di diffusori collegati al soffitto.

Solo gli impianti con i diffusori al soffitto (o con diffusori appositi che fanno rimbalzare l’onda sonora sul soffitto, simulandone il posizionamento) possono sfruttare la tecnologia Dolby Atmos.

Un ottimo punto di riferimento è il 5.1, standard che permette di sfruttare l’audio di DVD e Blu-ray senza eccedere nel costo e impazzire nel posizionare troppi diffusori.

I diffusori possono inoltre essere classificati per:

  • la loro forma (da pavimento, da scaffale o a soffitto, che ne faciliterà o meno l’istallazione e ne influenzerà l’estetica)
  • il numero di coni (classificandoli in speaker a una, due, tre o più “vie“).
  • la potenza (di picco e quella “media”, RMS)
  • la qualità costruttiva (dalla cassa, ai coni, crossover e connettori).

Per ultimo ti ricordo che degli ottimi diffusori necessitano per forza di un cavo di qualità, altrimenti sarà più facile intercorrere in segnali distorti o disturbati. Spesso i cavi che sono forniti sono infatti di qualità appena sufficiente.

Denon, Yamaha, Canton, Polk Audio sono tre esempi di ottime marche. Mediamente un diffusore, nuovo, può essere acquistato per un prezzo variabile tra i 40 e i 150 euro.

Il proiettore (e il telo), la televisione

Anche per i proiettori servirebbe un bel approfondimento, ma posso provare a riassumere le cose importanti.

Vi sono di diversa qualità, risoluzione e marca, ma nell’ottica di un home theater posso dirti che la minima risoluzione accettabile dovebbe essere quella dell’HD (1366×768). Meglio ancora se si può raggiungere il fullHD.

Ma perché usare un proiettore e non un televisore? La risposta principale è che con il primo si possono raggiungere grandezze di schermo davvero inarrivabili coi televisori (120 pollici di diagonale o anche più).

Ciò nonostante va detto che un proiettore fullHD costa minimo 350 euro (mentre un televisore da 50 pollici puoi trovarlo anche a meno e persino in 4K con funzionalità smart). A tal fine ti consiglio di seguire il nostro canale Telegram di offerte in tecnologia perché puoi trovare prodotti venduti e spediti da Amazon Warehouse oppure nuovi, a prezzi che sono il minimo storico.

Le caratteristiche da considerare quando si sta scegliendo e paragonando un proiettore ad un altro, sono:

  • la luminosità, misurata in ANSI lumen, che determina (tra le altre cose) se il proiettore è usabile o no anche di giorno senza che si oscurino le finestre della sala
  • la tecnologia di proiezione usata: DLP o LCD (qui un interessante approfondimento che ne spiega le differenze).
  • la risoluzione massima nativa (diversa da quella massima supportata!)
  • il contrasto
  • la connettività (numero di porte, bluetooth, wifi)
  • la durata in ore della lampada
  • lo zoom (inversamente proporzionale alla distanza che puoi tenere il proiettore a parità di grandezza di diagonale proiettata).

Ottime marche su cui è difficile “sbagliare il colpo” sono: Acer, Optoma, BenQ, Epson e LG.

Va comunque detto che le “marche cinesi” possono comunque fare il loro lavoro, anche a risoluzioni molto basse (come 800×600) giacché il basso prezzo e l’esperienza di uno schermo molto grande comunque compensa la basse qualità.

Il telo invece può essere fisso o avvolgibile. In generale si trovano fino a 2 metri a prezzi accessibili. Non è indispensabile (puoi proiettare anche su una parete bianca liscia), ma se vuoi aumentare di molto la resa cromatica del tuo proiettore è fortemente consigliato.

Per scegliere la giusta grandezza del telo e capire quale proiettore può fare al caso tuo e quale no, in relazione alle dimensioni della stanza i maggiori produttori mettono a disposizione siti attraverso i quali è possibile calcolare l’area di proiezione ottenibile:

Esempi di configurazione

Home Theater entry level: TV + impianto 5.1 (soundbar/impianto integrato)

Un home cinema, come avrai capito, può essere molto costoso. Ma ciò non significa che – venendo a compromessi – non sia comunque possibile sfruttare al meglio il proprio budget e lo spazio che si ha a disposizione per ottenere un impianto sufficiente.

Per questa fascia di prezzo (meno di 300 euro) si trovano soundbar più o meno abbinate a subwoofer (spesso scontate anche al 50% su Keepa, motore di ricerca dell’usato Amazon) come, ma anche impianti 5.1 con satelliti, pensati per un piccolo salotto.

Quello che ti consiglio sono modelli come:

Se non si hanno grosse pretese si può anche comprare un piccolo proiettore cinese per 70 euro e ottenere con poco una buona esperienza che comunque non passerà inosservata.

Home Theater medium level: TV/proiettore + 5.1 (sintoamplificatore e casse)

A questo prezzo puoi prendere un sintoamplificatore vero e proprio e un sistema di satelliti. Il mio consiglio è sempre di essere realisti e di “accontentarsi di un 5.2 al limite”.

Alcuni sintoamplificatori sono in vendita tra i 250 e i 350 euro e sono:

Da abbinare ad atoparlanti come:

Puoi anche in alternativa comprare Onkyo HT-S3910 che è venduto completo di altoparlanti.

Dubbi ulteriori?

Se hai domande o vuoi semplicemente correggere qualche cosa o esporre la tua esperienza mi farebbe tanto piacere che tu lo dica con un bel commento qui sotto!

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!

Commenti

  1. Ciao, grazie per i suggerimenti. Sto cercando di ricreare il cinema in casa e sto scegliendo la giusta attrezzatura… Ho visto che tra i siti suggeriti ci sono Amazon e Ebay. Consultando altri utenti mi hanno indicato Tech & Sound System, ho dato un’occhiata al sito e sembra avere prodotti di qualità. Posso avere un tuo parere? Grazie mille!😄

    • Ciao Rossella,
      Amazon, eBay e Mercatino Musicale li consiglio per l’attrezzatura usata che a volte (non sempre) si può trovare ad un prezzo competitivo. Non conoscevo questo Tech & Sound System, ma sembra esser un buon negozio. Non saprei dirti se i prezzi sono competitivi (posso immaginare che se lo consigliano lo siano almeno in parte), ma ho visto che ha una lunga storia (aperto nel 2004) e accetta pagamenti sicuri con PayPal. Che dire: approvato!

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