HomeCura della personaPsichiatra, psicoterapeuta e psicologo: definizione e differenze

Psichiatra, psicoterapeuta e psicologo: definizione e differenze

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Psichiatra, psicoterapeuta e psicologo: definizione e differenze

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Che differenze ci sono tra uno psicologo, uno psicoterapeuta e uno psichiatra? Quando rivolgersi a uno piuttosto che ad un altro? Come diventare un professionista della salute mentale?

Come sempre, se hai domande, curiosità o vuoi segnalare precisazioni, scrivimi un commento a fondo articolo!

Psicologo

Tra le prime figure che una persona con difficoltà di tipo sociale e/o mentale può incontrare, c’è sicuramente lo psicologo.

Spesso ci si rivolge in maniera autonoma allo psicologo, oppure si è indirizzati da un amico o direttamente su consiglio del medico curante.

Per diventare psicologo, si deve prima di tutto conseguire la laurea triennale in Scienze e Tecniche psicologiche. Successivamente bisogna iscriversi alla laurea magistrale di psicologia e superare, al conseguimento del titolo, l’esame di stato per l’iscrizione all’albo degli psicologi.

Semplificando moltissimo (non me ne vogliano gli psicologi che leggeranno queste poche righe) uno psicologo è in grado di fornire un supporto emotivo ed educativo a una persona che è in difficoltà, limitatamente ad un ambito ristretto (che può essere per esempio il lavoro o la relazione col partner).

Psicoterapeuta e psicoanalista

Uno psicoterapeuta/analista si potrebbe considerare “uno step successivo” allo psicologo. Psicoterapeuta e psicoanalista non sono sinonimi.

Per farti capire al volo, con buona pace degli psicoanalisti in lettura, lo psicoanalista è quella figura professionale rassomigliabile a Freud: ti stendi sul lettino e inizi a raccontare la storia della tua vita.

Lo psicoterapeuta usa, spesso ma non sempre, un approccio più pragmatico: hai una fobia specifica, ti assegna dei tasks affinché tu possa pian piano vincerla.

Queste sono super semplificazioni giacché non va dimenticato che ci sono innumerevoli scuole, ognuna con un orientamento ben preciso che può differire dalle altre in modo più o meno evidente. Tra le scuole di psicoterapia, per esempio troviamo la cognitivo comportamentale, la comportamentale, familiare e così via, mentre tra la psicoanalitica quella freudiana, adleriana, psicodinamica, ecc…

Orami è sempre più comune che uno psicologo si sia specializzato e formato ulteriormente con un corso di psicoterapia o psicanalisi.

Tutte queste scuole hanno in comune il percorso di 4 anni (con esami e anche terapia, con requisito di accesso una laurea magistrale), svoltosi prevalentemente nel weekend, in modo tale da poter esser eseguito in parallelo ad una attività lavorativa.

Psichiatra

Lo psichiatra è l’unica tra queste tre figure che può prescrivere farmaci. Nel bene e nel male, anche se di fatto spesso non gli è insegnato all’interno del percorso di studi di psichiatria, si può fregiare anche del titolo di psicoterapeuta: tutti gli psichiatri sono automaticamente iscritti all’albo degli psicoterapeuti.

Come mai? Questo perché i medici, persone permalosette, ritengono che qualunque cosa sia “terapeuta” possa esser svolta anche dal medico. Buffo, no?

Nella realtà, per fortuna anche se non sempre, nessuno psichiatra si mette a fare sedute di psicoterapia (o psicanalisi) senza aver intrapreso anche il percorso di studi necessario per imparare l’arte del curare con la parola (descritto al paragrafo precedente).

Perché si incontra uno psichiatra? Nei casi migliori si è inviati direttamente dal medio curante o dallo psicologo/psicoterapeuta che ritengono che tu abbia necessità di un supporto anche farmacologico. Nel caso peggiore…. lo conosci in pronto soccorso 😅😂

Ma cosa serve per diventare psichiatra? Innanzitutto passare il famigerato test di ingresso a medicina e conseguire la laurea magistrale (6 anni se tutto va bene). Successivamente passare il test di ammissione in specialità, selezionando psichiatria e fare 4 anni come specializzando in psichiatria.

Lo psichiatra, con tutte le eccezioni di questo mondo, dovrebbe avere l’esperienza di gestire i casi più complessi tra le persone con disturbi mentali (schizofrenia, depressione, disturbo bipolare, DCA, ecc…).

Spesso si lavora in equipe, per cui uno psichiatra può fungere da referente per una persona in trattamento antidepressivo (per esempio) che ha necessità anche, e soprattutto, di assistenza terapeutica.

Domande, curiosità? Precisazioni? Parliamone!

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!

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