Hai un NAS e non sai che sistema operativo usare? Mai sentito parlare di OpenMediaVault (OMV)? No? In questo articolo cercherò di guidarti nel processo di installazione di questo fantastico (e a volte causa di mal di testa) sistema operativo per NAS basato su Linux!
Questo articolo è anche un utile approfondimento se ti sei assemblato un mini pc seguendo questa guida.
Vorrei ringraziare chi mi ha seguito (e anche guidato!) durante la stesura di questo articolo, suggerendo più o meno esplicitamente gli argomenti da approfondire.
Il sistema operativo: OpenMediaVault (OMV)
Per prima cosa vorrei parlarti del sistema operativo che ho scelto per il Nas. Come accennato negli articoli precedenti non esiste “il sistema perfetto” ed è tutto in funzione di quello che ci vuoi fare e della macchina sul quale farlo girare.
Per il Nas assemblato come indicato nell’articolo Plex Media Server e J3355/J4105/J5005: DIY NAS HTPC si hanno alcune alternative valide (unRaid, Ubuntu e persino Windows 10), ma ho voluto prendere la palla al balzo per mettermi in gioco in un ambiente di cui non sapevo proprio nulla (non che ora io sia un esperto... ma diciamo che sono sicuramente più paziente).
OpenMediaVault è un sistema operativo gratuito e molto leggero basato su Debian (una distro di Linux). Sappiate quindi che si lavora molto da terminale (il corrispettivo di DOS per Windows) e che ogni cosa è, all’apparenza, più facile a dirsi che a farsi.
Linux è infatti bello quanto dannato e diciamo che alza l’asticella ancora più su per chi pensa di essere uno “smanettone dei pc”. L’utente deve essere molto più consapevole di come funzionano le cose in casa Linux rispetto a quanto non avvenga per chi è abituato a usare un Mac o un pc Win.
Perché usare OMV
- È gratuito;
- occupa poche risorse;
- è molto stabile (più della terra piatta);
- è installabile su penna USB
- ti renderà invincibile (o morirai nel tentativo di esserlo) siccome imparerai qualche fondamento di Linux.
Istallazione su USB
Questo passo non è obbligato e anzi, è più un esercizio di stile. Se opti per un SSD occuperai uno connettore sata che potevi dedicare a un disco per l’archiviazione e dovrai anche spendere qualche cosa di più, però otterrai prestazioni migliori.
Personalmente ho cercato di stare short quanto più possibile, ottenendo comunque prestazioni migliori che quelle ottenibili con un normale HDD (le velocità in scrittura e lettura si attestano circa sui 80/130 mb/s contro i 50/70 di un disco rigido).
Ma i continui dati in scrittura e lettura sulla penna usb non accorceranno la vita della stessa?
Ottima osservazione. La risposta in breve è “no” grazie al plugin Folder2ram che permette di risparmiare quanto più possibile la periferica.
Indipendentemente dal tuo setup, come prima cosa dovrai procurarti:
- due penne usb (una sulla quale installerai il sistema e l’altra solo per il processo d’installazione);
- il software gratuito BalenaEtcher che ti permetterà di creare una penna usb bootable.
Il procedimento di installazione, pur portando al medesimo risultato, si differenzia a seconda del tuo hardware:
- chi ha seguito pedissequamente la guida e ha una scheda madre montante uno tra i seguenti processori: J3344, J4105, J4105 oppure J5005 (e sta cercando di installare OMV su USB).
- tutti gli altri, ovvero ha una qualunque altra scheda madre (oppure sta installando OMV su un disco o un ssd).
Nella prima situazione, siccome le schede non permettono il Legacy Boot da USB e siccome OMV non supporta il BOOT UEFI, ti sarà necessario installare prima Debian 9 netisnt e poi installare OMV su di esso giacché OMV si basa proprio su Debian. Qui trovi la pagina ufficiale di OMV che ne parla, mentre qui il procedimento in coreano (corredato di video). Non preoccuparti se all’inizio non capisci la lingua, dopo pochi minuti il cervello si sarà spento. In alternativa puoi sempre attivare i sottotitoli in coreano. A parte gli scherzi: se hai bisogno una mano commenta qui sotto!
Se sei nella seconda situazione invece puoi procedere scaricando l’ultima versione di OMV e fleshandola su USB tramite BalenaEtcher. Inserisci entrambe le periferiche nelle porte USB del pc e seleziona come dispositivo dal quale fare il boot la penna usb creata in precedenza. Indica poi come disco di installazione il dispositivo che ospiterà in modo definitivo il tuo fiammante OS. Le istruzioni dettagliate, molto chiare, sono riportate a monitor.
Problemi comuni
Permessi in scrittura su disco negati
OpenMediaVault richiede, come tutti quelli basati su Linux, che i tuo dischi siano formattati in ext4.
Da completo incompetente quale sono in ambito Linux, ho imparato che i dischi provenienti da ambito Windows (formattati in NTFS) sono leggibili da OMV, ma non scrivibili. Questo significa che se hai molti terabyte di dati li dovrai migrare momentaneamente per formattare nel modo corretto gli HDD.
Come fare? Basta installare i dischi nel Nas (compreso uno vuoto già in ext4) e usare Midnight Commander per spostare tutto nel modo più veloce possibile. Lo puoi installare tranquillamente da terminale Linux.
Come cambiare disco di sistema
E se volessi spostare, cambiare o sostituire il disco di istallazione sul quale è posto OMV puoi usare Clonezilla (qui una guida su come farlo)!
Semplificando molto la procedura la si può riassumere come segue:
- collegare al pc entrambi i dispositivi (dischi o usb che siano)
- fare il boot di Clonezilla
- selezionare l’opzione di clonaggio da vecchia a nuova periferica
- spegnere il nas
- staccare il disco vecchio
- riavviare
Non si hanno permessi per la scheda video
Questo è probabilmente dovuto al fatto che Debian blocca l’utilizzo della scheda grafica dedicata.
Questo è un punto importantissimo e cruciale per l’impiego del Nas come HTPC attraverso l’uso di Plex Media Server da Docker: senza i permessi alla scheda video non avverrà la transcodifica e quindi andranno in fumo tutti i nostri progetti di gloria.
Personalmente ammetto la mia totale ignoranza di questo problema che effettivamente mi ha assalito nei primi giorni di installazione. Riporto la guida, sotto forma di immagini, di chi ha fornito la soluzione al problema (qui la discussione originale).
Plex in Docker non si aggiorna all’ultima versione
Controlla la voce “VERSION” nei parametri del docker e assicurati sia pari a “latest” oppure a “docker”.
Successivamente, siccome è inutile eseguire l’aggiornamento manuale da interfaccia web (come si farebbe con una macchina windows), bisogna seguire la soluzione riportata in questo forum. Questa consiste nel riavviare il docker manualmente e, nel caso ciò sia insufficiente, nel riscaricare il docker di plex e riconfigurarlo. Non preoccuparti di perdere librerie e playlist siccome troverai tutto al suo posto se avrai cura di selezionare le stesse cartelle /config e /media.
Alternativamente vi sono altre possibilità, ben illustrate in questo recente video.
Software per Nas utili
DuckDNS
In assoluto quello che sei obbligato ad usare per poter individuare in modo univoco il tuo server dall’esterno della tua rete se questa è soggetta a un cambio continuo di ip (cioè non hai un ip fisso, ma dinamico).
Il procedimento, molto semplice, consiste nell’installare il plugin attraverso Docker e inserire le chiavi che sono associate al tuo account creato dal sito ufficiale di DuckDNS.
Per la procedura completa ti rimando al video di un altro eroe in campo di OMV: Techno Dad Life.
OpenVPN
Questo è il secondo software che ti consiglio di configurare con OMV. Permette di accedere da remoto a tutte le risorse del tuo NAS (Transmission, GUI, terminale, raddarr, sonarr, ecc) con un certificato (quindi molto più sicuro che password) aprendo solo ed esclusivamente una sola porta.
Otterrai il vantaggio di un accesso sicuro al nas attraverso i dispositivi dotati di certificato (telefoni, altri pc, ecc…). La connessione sarà criptata e sicura, in modo che tu possa gestire i tuoi affari anche connettendoti ad un open wifi di un café in Sud Africa.
Ammetto di avere avuto non pochi problemi a reperire una guida chiara per chi fosse completamente a digiuno, ma dopo aver trovato questo mi fu tutto più chiaro.
Per configurare tutto correttamente dovrai seguire questi passi:
- aprire la porta 1194 UDP nel router.
- abilitare la repositary omv extras
- selezionare e installare il plugin “Openmediavault OpenVPN”
- nella schermata dei servizi, selezionate OpenVPN e modificare solamente quanto segue:
- abilita: si
- porta: 1194
- protocollo: UDP
- utilizza compressione: si
- autenticazione PAM: si
- interfaccia gateway: la scheda di rete a cui è connesso il nas
- gateway predefinito: si
- Server DNS: l’indirizzo LAN del vostro router
- indirizzo pubblico: l’ip statico o l’indirizzo che avete creato con DuckDNS.org
- nella schermata “certificati” crea un nuovo certificato selezionando un utente e nominatelo con un qualunque nome valido
- scaricare il certificato (ti servirà su ogni macchina con la quale vorrai connetterti al NAS da remoto)
- installare il software/app che ti permetterà di stabilire un collegamento sicuro da remoto. Ecco i client per:
- Windows/mac/linux: OpenVPN
- Android: OpenVPN Connect
- Apple: OpenVPN Connect
Ulteriori approfondimenti qui.
Plex Media Server (PMS)
Da grande fan di Plex Media Server, non posso che consigliartelo per rendere il tuo nas una vera macchina multimediale. Un vero HTPC H24 a bassissimi consumi e comunque in grado di gestire un ottimo flusso di dati (film, foto, musica e video).
Se non ne hai mai sentito parlare prima ti consiglio di leggere l’articolo introduttivo a PMS.
Anche questo programma lo si installa attraverso Docker e anche in questo caso consiglio di fare affidamento al video tutorial di Techno Dad Life, molto più chiaro di quanto potrei scriverlo io a parole.
Se vuoi approfondire ulteriormente riporto anche questa lunga guida, in inglese, che essenzialmente dice le stesse cose del video aggiungendo però qualche commento in più ai parametri impostati nel setup.
Ricordo ancora una volta che dovrai abilitare l’accesso alla scheda grafica dedicata affinché funzioni il tutto correttamente. La procedura è scritta nel paragrafo “problemi comuni“.
Per aggiornare la versione di Plex in Docker bisogna editare correttamente il parametro “VERSION” nel momento in cui si avvia l’immagine.

Per ogni dettaglio e configurazione o chiarimento extra ti consiglio la lettura della pagina ufficiale del docker di Plex Media Server per Linux.
Midnight Commander
Questo programma, se così si può definire, fa davvero miracoli. Leggero e potente, potrà sembrarti visivamente molto brutto, ma funziona. Funziona dannatamente bene, troppo, per farne a meno.
Cosa fa? Ti consente di spostare file da una posiziona all’altra del tuo nas.
Ma come: non posso fare drag and drop?
Eheheh… no. Putroppo no. O meglio: potresti se usassi Samba, ma ha prestazioni nettamente inferiori (persino in locale). Se la cosa non ti piace, ti consiglio di fermarti a contemplare per qualche istante di più le prime immagini.
Dal sito ufficiale potrai avere un’idea di quanto sia brutto e altrettanto potente. Alla larga se sei amante di Windows Vista e le sue esose trasparenze.
Molto facile da installare e da usare mi ha permesso di spostare 6 Tb di dati a 140 mb/s (il massimo teorico dei Wd Red), a dispetto dei 10 mb/s che era stimato con Samba. In pratica ha evitato la mia morte per vecchiaia.
Transmission

Permette di scaricare i torrent in modo veloce e immediato. Se poi ci abbini Transmission Remote (sia app che plugin per browser) ti semplifichi molto la vita. Questo video di TdL spiega molto bene come fare la configurazione.
Radarr, Sonarr e Lidarr
Come puoi immaginare sono installabili anche essi attraverso docker e permettono di automatizzare il tedioso e a volte noioso lavoro del piccolo pirata, continuando a scansionare la rete in cerca rispettivamente di:
- Radarr: film (sito ufficiale)
- Sonarr: serie tv (sito ufficiale)
- Lidarr: musica (sito ufficiale)
Personalmente, per quanto fossi entusiasta il primo giorno, ho desistito dal loro utilizzo principalmente per l’ingente utilizzo di risorse che consumano.
Sarebbero utili se non fosse che appesantiscono troppo il sistema. Per chi ha un hardware più potente sicuramente vale la pena approfondire.
Conclusioni
Spero di aver riassunto decentemente ciò che questo progetto personale mi ha portato a scoprire, affinché sia utile a te. Rimango aperto a soluzioni alternative a quelle da me proposte e soprattutto a idee su come sviluppare e approfondire ulteriormente la discussione.
Ti saluto dicendo che ci sono tanti altri applicativi che non ho citato sul quale però si potrebbe parlare per molto tempo tra cui SyncThing e NextCloud che permettono di gestire i backup e un proprio cloud a costo praticamente nullo.
So di essere stato stringato in alcuni punti, quindi ribadisco la mia disponibilità ad approfondire ciò che suggerici nei commenti!