HomeAttrezzatura sportivaPower Rack fai da te: progetto e procedimento

Power Rack fai da te: progetto e procedimento

HomeAttrezzatura sportivaPower Rack fai da te: progetto e procedimento

Power Rack fai da te: progetto e procedimento

Newsletter

Iscriviti per ricevere l'ultimo articolo!

N.B.: in questo post possono essere presenti link affiliazione.

Per realizzare il mio power rack fatto in casa mi sono ispirato ai rack professionali venduti dalle migliori marche di attrezzatura fitness. In particolare ho preso spunto dalla serie di Mighty racks di Kingsbox, andando a vedere che misure utilizzavano loro per realizzare dei prodotti di ottima qualità. Tenendo le loro stesse misure ho anche potuto comprare i loro j-cups (che sarebbero stati molto più complessi da costruire) e volendo vari altri accessori disponibili.

Tutto il power rack sarà quindi realizzato con tubulari di ferro a base quadrata da 80 mm di lato e 3 mm di spessore, specifiche che garantiranno un’ottima resistenza, quasi esagerata, per cui si può benissimo optare anche per tubulari da 60×60 o 50×50 che faranno comunque benissimo il loro dovere.

Questo è solo uno dei tanti progetti che puoi realizzare per personalizzare la tua home gym. Se sei interessato all’argomento leggi anche:

Progetto del power rack

Per prima cosa ho organizzato le idee e realizzato un semplice progettino per capire quale sarebbe stato il risultato finale.

In questa fase di progettazione è molto importante tenere in considerazione lo spazio disponibile, le strutture portanti e i materiali, perché da questi dipende cosa possiamo realizzare e cosa no. In particolare io ho dovuto considerare il fatto di non poter fissare il power rack direttamente a pavimento, avendo il parquet, ma ho realizzato di poter sfruttare il soffitto essendo molto basso e resistente. Questo è quindi il risultato che mi sono prefissato:

Progetto iniziale del power Rack

Procedimento

Fase 1: la base

Per realizzare la base mi serviva un ferro di 126 cm che avrebbe costituito la larghezza del power rack, trovandomi però con diversi pezzi più corti e non volendo sprecarli ho deciso di provare a giuntarne due insieme, in modo da ottenere la lunghezza desiderata. Li ho saldati alle estremità, ho smerigliato per bene la saldatura col flessibile e il risultato ottenuto è stato quasi perfetto. Questo l’ho fatto però sapendo che quello non sarebbe stato un pezzo portante e che sarebbe rimasto semplicemente appoggiato a terra, ovviamente non avrei mai fatto una cosa del genere con le due colonne portanti che poi dovranno sorreggere tutto il peso.

Una volta tagliati quindi anche gli altri due pezzi della base da 60cm, li ho saldati tutti e tre insieme ottenendo questa forma a C.

A questo punto devo già fare anche i 3 fori che mi permetteranno di avvitare il lato lungo della base alla parete e i due fori alle due estremità alla quale verranno fissate le colonne tramite due squadrette.

Struttura base del rack da appoggiare a terra

Fase 2: le colonne

Una volta completata la base sono passato alle colonne portanti, tagliandole della lunghezza desiderata, in modo tale che poggiando sulla base raggiungano il soffitto. Il passo successivo è stato realizzare tutti i fori da 25mm in cui verranno poi inseriti i j-cups di aggancio del bilanciere, io ho scelto di fare un totale di 14 fori per colonna, uno ogni 7 centimetri, ma anche queste misure sono abbastanza personalizzabili.

Per farli ho utilizzato un trapano a colonna con una sega a tazza per ferro da 25mm, lubrificando bene la superficie prima di ogni foro con dello svitol.

Infine ho rifinito tutti i buchi passandoli con uno sbavatore e testando che i j-cups si infilassero correttamente.

Colonne portanti forate

Fase 3: le piastre

Il passo successivo è stato realizzare le due piastre da saldare in cima alle colonne che mi permetteranno di fissarle a soffitto. Queste due piastre le ho ottenute tagliando col flessibile due quadrati di lato 18cm da uno scarto di lastra di ferro spessa 3mm.

Una volta tagliati ho segnato e forato quattro buchi ai quattro angoli di ogni piastra e carteggiato il tutto. A questo punto non mi è restato che saldare le due piastre in cima alle colonne, rifinendo come sempre la saldatura con flessibile e disco da smeriglia.

Piastre saldate alle estremità delle colonne

Fase 4: la verniciatura

A questo punto la struttura del power rack era ultimata, non restava che verniciarla. Per farlo ho innanzitutto carteggiato tutte le superfici e le ho pulite con del diluente per rimuovere eventuale sporco o grasso che avrebbe impedito alla vernice di depositarsi correttamente.

Una volta pulito ho passato la prima mano di fondo antiruggine, seguita da una mano di fondo nero opaco ed un ultima mano di finitura nero lucido. A questo punto è tutto pronto, non resta che aspettare che asciughi ed assemblare il tutto.

Fase 5: l’assemblaggio

Una volta asciutto sono quindi partito col posizionare la base a terra e fissarla alla parete con tre tasselli dell’8 per cartongesso. Successivamente gli ho posizionato sopra le due colonne, assicurandomi con una bolla che fossero ben dritte le ho prima fissate a soffitto, sempre tramite tasselli dell’8, e poi alla base usando delle squadrette e viti M8. Tutto qua, il lavoro è concluso.

Conclusione

Questo è il procedimento che ho seguito per realizzare il mio nuovo power rack fatto in casa, e devo dire che per il momento sono molto soddisfatto del risultato: perfettamente stabile e solido, ed i j-cups funzionano alla perfezione, non potevo desiderare di meglio.

Che dire quindi, se hai tempo, voglia e l’attrezzatura giusta non ti resta che provarci anche tu, commentando qua sotto per qualsiasi dubbio, curiosità o suggerimento, io sarò più che felice di aiutarti e di ricevere qualche consiglio.

Yuri Maranta
Yuri Maranta
Ciao, sono Yuri, un fisioterapista e personal trainer di 22 anni appassionato di fitness e fai da te. Seguimi se vuoi scoprire come poterti allenare al meglio con l'attrezzatura costruita da te stesso.

Commenti

  1. Ciao,

    complimenti per il blog e la lavorazione.
    io non ho alcun tipo di attrezzo.
    Potresti costruirlo tu per me?

Leave a reply

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli correlati

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso ad alcuni cookie leggi la cookie policy.